Formazione

La psicoterapia, al confine tra scienza e arte, è certamente ancora oggi una “professione impossibile”. Come scienza ha accumulato una serie di evidenze empiriche, negli ultimi venti anni di ricerca, come l’individuazione dei fattori terapeutici, l’importanza di una valutazione diagnostica accurata, dell’attenzione alla relazione interpersonale reale, dell’alleanza di lavoro, del riconoscimento dei modelli operativi interni, dell’accuratezza degli interventi e della corretta individuazione dei foci di trattamento.

È però anche “un’arte profondamente personale”, in cui la competenza a curare implica anche abilità collegate alla personalità del paziente e del terapeuta/operatore e alla particolare storia che prende forma nella situazione relazionale tra i due. Il Gruppo Zoe intende proporre percorsi formativi che valorizzino le competenze e il sapere clinico accanto alla acquisizione di capacità collegate alla conoscenza dei fattori terapeutici e dei fattori “nocivi” individuati dalla ricerca.

Gruppo Zoe ha sviluppato percorsi di formazione attinenti agli ambiti di ricerca e alle esperienze di applicazione degli stessi in contesti clinici individuali e istituzionali. In particolare l’inserimento delle conoscenze derivate dalla ricerca empirica nel processo diagnostico, di programmazione dei trattamenti e di gestione dei fattori terapeutici e di personalizzazione dei trattamenti. L’obiettivo è quello di integrare queste conoscenze con le altre competenze derivate dall’esperienza clinica e da ambiti di ricerca in campi affini e complementari nella prospettiva di stimolare “buone pratiche”. Gli strumenti utilizzati sono corsi sui fattori terapeutici e di personalizzazione dei trattamenti, corsi su OPD2* e APP** e sul processo diagnostico in generale, supervisioni di gruppo e individuali fondate sulla applicazione nella clinica dei dati della ricerca empirica e sull’uso di metodologie specifiche.

Corsi di formazione all’uso di strumenti per la valutazione della qualità e dell’efficacia dei trattamenti | Gruppo Zoe intende diffondere procedure innovative, scientificamente affidabili, per l’auto-valutazione degli interventi nei servizi. Propone corsi di formazione all’uso di strumenti che permettano al servizio di monitorare le proprie attività e la loro efficacia, individuando modalità di miglioramento interno. Questo permette a sua volta il confronto con altre realtà e una corretta dialettica con la committenza.

Corso di formazione all’uso di strumenti per la diagnosi, la prognosi e la pianificazione del trattamento | La formulazione diagnostica ha una duplice funzione: da una parte deve fornire un’adeguata descrizione del paziente che possa essere a lui restituita e con lui discussa, così da permettere l’avvio di un processo di riappropriazione di sé e del proprio funzionamento e le basi per una solida alleanza terapeutica; dall’altra parte deve imprescindibilmente offrire ausilio ai clinici per la pianificazione della psicoterapia, così come di altre forme di trattamento, siano esse farmacologiche, riabilitative, psicoeducative. L’interesse del Gruppo Zoe è rivolto principalmente a quegli strumenti diagnostici che, pur tenendo conto della diagnosi fenomenologico-descrittiva, analizzano in maniera accurata le diverse dimensioni del funzionamento psichico, dinamicamente intese, e si prestano ad essere utilizzati e condivisi da clinici di diversi orientamenti teorici.

Corsi di formazione al colloquio e alla relazione operatore-paziente sulla base dei fattori terapeutici noti | Negli ultimi anni si è verificato un forte sviluppo della ricerca relativo ai fattori terapeutici collegati al buon esisto dei trattamenti.
I fattori terapeutici di cui ci occupiamo sono definiti “comuni”, in quanto indipendenti da approcci e tecniche psicoterapeutiche precise. Riteniamo che alcune variabili della relazione operatore- utente, appartenenti all’area dei fattori terapeutici noti, siano significative e possano essere valutate attraverso l’applicazione degli strumenti offerti dalla ricerca. La formazione alla conoscenza ed all’uso di questi strumenti, rivolta agli operatori che lavorano in ambito clinico, pensiamo possa quindi essere funzionale ad una migliore qualità della relazione di cura oltre che alla valutazione del processo operatore-utente.